Disturbi psicologici dell’anziano
Invecchiare bene è possibile, se si affronta l’invecchiamento fisiologico come un processo inevitabile e come un’importante fase della vita, processo da accogliere con coscienza per conoscere ancora meglio se stessi e la propria storia. Occorre dunque prepararsi psicologicamente all’invecchiamento.
La psicoterapia può essere un utile e fruttuoso percorso di accompagnamento della persona adulta alla vecchiaia, e può aiutare l’individuo a considerare gli aspetti di sé tralasciati nel corso della maturità, diventando una riscoperta di senso, nonché una riflessione sulle caratteristiche della personalità che eventualmente assumono aspetti di rischio.
Eventi della vita quali lutti e problemi di salute ma anche i fattori legati alla sfera sociale ed economica possono inficiare il benessere della persona impedendo un invecchiamento cosciente e sereno, se non addirittura preparare il terreno all’insorgenza di disturbi quali ansia e depressione.
– Il disturbo d’ansia nell’anziano presenta alcune specifiche caratteristiche legate a fobie nelle quali l’oggetto fobico è associato alla preoccupazione della sicurezza personale (l’essere derubati, l’essere aggrediti). L’intervento farmacologico nell’anziano non è sempre consigliabile; un supporto psicoterapeutico è indubbiamente una risorsa.
– La depressione nell’anziano è spesso una patologia reversibile, se l’intervento terapeutico è precoce, e in questo caso una diagnosi differenziale diventa molto importante, per distinguere i sintomi legati alla depressione stessa dalle malattie neurologiche specifiche quali il morbo di Parkinson, malattie cardiache, vascolari, cerebrali che possono dare avvio a disturbi cognitivi simili a quelli insorti con la depressione.
Sotto il nome di demenze vanno a raccogliersi numerosi sintomi specifici di un gruppo di malattie caratterizzate dal deterioramento progressivo delle funzioni cognitive della persona: perdita della memoria, disorientamento, perdita delle capacità di interazione sociale e delle normali reazioni emotive nella relazione con altri individui.
Il Morbo di Alzheimer (Alzheimer Disease) raccoglie il 50-70% dei casi di demenza. Una diagnosi precoce può aiutare anche in questo caso a cogliere i primi segnali sospetti, poiché oggi l’età media di insorgenza della malattia tende a scendere.
La psicoterapia può accompagnare sia la persona che soffre di iniziale compromissione delle funzioni cognitive, sia i familiari che assistono (caregivers) il malato nelle fasi più avanzate.
Per un appuntamento, contatta il CPP – Centro di Psicologia e Psicoterapia di Torino
Invecchiare bene è possibile, se si affronta l’invecchiamento fisiologico come un processo inevitabile e come un’importante fase della vita, processo da accogliere con coscienza per conoscere ancora meglio se stessi e la propria storia. Occorre dunque prepararsi psicologicamente all’invecchiamento.
La psicoterapia può essere un utile e fruttuoso percorso di accompagnamento della persona adulta alla vecchiaia, e può aiutare l’individuo a considerare gli aspetti di sé tralasciati nel corso della maturità, diventando una riscoperta di senso, nonché una riflessione sulle caratteristiche della personalità che eventualmente assumono aspetti di rischio.
Eventi della vita quali lutti e problemi di salute ma anche i fattori legati alla sfera sociale ed economica possono inficiare il benessere della persona impedendo un invecchiamento cosciente e sereno, se non addirittura preparare il terreno all’insorgenza di disturbi quali ansia e depressione.
– Il disturbo d’ansia nell’anziano presenta alcune specifiche caratteristiche legate a fobie nelle quali l’oggetto fobico è associato alla preoccupazione della sicurezza personale (l’essere derubati, l’essere aggrediti). L’intervento farmacologico nell’anziano non è sempre consigliabile; un supporto psicoterapeutico è indubbiamente una risorsa.
– La depressione nell’anziano è spesso una patologia reversibile, se l’intervento terapeutico è precoce, e in questo caso una diagnosi differenziale diventa molto importante, per distinguere i sintomi legati alla depressione stessa dalle malattie neurologiche specifiche quali il morbo di Parkinson, malattie cardiache, vascolari, cerebrali che possono dare avvio a disturbi cognitivi simili a quelli insorti con la depressione.
Sotto il nome di demenze vanno a raccogliersi numerosi sintomi specifici di un gruppo di malattie caratterizzate dal deterioramento progressivo delle funzioni cognitive della persona: perdita della memoria, disorientamento, perdita delle capacità di interazione sociale e delle normali reazioni emotive nella relazione con altri individui.
Il Morbo di Alzheimer (Alzheimer Disease) raccoglie il 50-70% dei casi di demenza. Una diagnosi precoce può aiutare anche in questo caso a cogliere i primi segnali sospetti, poiché oggi l’età media di insorgenza della malattia tende a scendere.
La psicoterapia può accompagnare sia la persona che soffre di iniziale compromissione delle funzioni cognitive, sia i familiari che assistono (caregivers) il malato nelle fasi più avanzate.
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