
Problematiche nella generatività e Procreazione Medicalmente Assistita (PMA)
Il desiderio di un figlio è il frutto di una lunga evoluzione che attraversa l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta fino ad assumere, in relazione ai propri percorsi personali, le dimensioni di un vero e proprio progetto di vita.
Può capitare però, che tale desiderio procreativo possa non trovare realizzazione in un contesto spontaneo e intimo, ed è così che in modo improvviso ci si vede negato «quello che per tutti è il normale coronamento di un sogno».
In questo contesto in cui l’identità generativa individuale e di coppia è fortemente minata da sentimenti ambivalenti e da grande incertezza, l’offerta tecnico-scientifica se da un lato si pone come un’ulteriore possibilità, dall’altro lato può diventare “presenza ingombrante”, difficilmente integrabile nella propria storia.
Sappiamo, infatti, che la PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) richiede uno sforzo importante, nel corpo e nella mente e con possibili ripercussioni sul benessere psico-fisico individuale e di coppia. Un’adeguata gestione emotiva del percorso può invece prevenire disturbi emotivi di fronte ad un insuccesso, oltre che favorire la costruzione di una solida identità genitoriale in caso di gravidanza.
È quindi importante che le coppie siano accompagnate nella rielaborazione di quanto vissuto -psicologicamente ed emotivamente- fino a quel momento, per procedere all’incontro con il tanto desiderato nascituro.